mercoledì 10 giugno 2015

SCOPRI LE MARCHE ALLA PINACOTECA DI BRERA


Se “Nutrire il pianeta” rappresenta il tema unificante di Expo 2015, l’arte e la cultura, valori universali e alimento spirituale, ne sono l’immagine immateriale. Sulla scorta di questa metafora, le Marche, terra del ‘bien vivre’ enogastronomico e ambientale, ma anche di plurisecolari tradizioni culturali, offrono un imperdibile cameo, che merita un posto non secondario tra i numerosi appuntamenti artistici approntati per l’evento milanese. “Scopri le Marche a Brera” è il titolo del progetto che la Regione Marche, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, propone come corollario artistico della sua partecipazione a Expo, basato su un ‘itinerario’ virtuale e reale tra le opere d’arte marchigiane, che da circa due secoli danno lustro agli spazi espositivi della Pinacoteca di Brera, tra le più prestigiose e visitate raccolte pubbliche italiane.

Attraversando le sue sale, si incontrano tra gli altri una trentina di dipinti provenienti dalle Marche - la Pala Montefeltro di Piero della Francesca ne è un esempio famosissimo - frutto per lo più delle requisizioni perpetrate da Napoleone nel 1811. L’idea del Bonaparte, ‘rivoluzionaria’ per l’epoca, prevedeva di asportare dai territori conquistati le opere ritenute artisticamente più meritevoli, concentrandole a Milano capitale del Regno d’Italia in un unico grande museo, quasi un Louvre italiano, rappresentativo della storia pittorica italiana. Dipinti eccellenti giunsero quindi a Brera dal Veneto, dall'Emilia, dalla Romagna e dalle Marche, ma furono proprio queste ultime a dare, loro malgrado, il contributo più corposo al costituirsi del nucleo originario della raccolta braidense. Il risultato che oggi vediamo risarcisce in qualche modo quella perdita originaria, offrendo al visitatore un esemplare palinsesto pittorico della regione, rappresentato da alcuni dei più insigni Maestri che nelle Marche avevano lasciato i loro capolavori, da Piero della Francesca appunto, a Gentile da Fabriano, a Carlo e Vittore Crivelli, a Luca Signorelli, Pietro da Cortona etc.

(FONTE : IL GIORNO 8 GIUGNO 2015)