martedì 30 giugno 2015

EXPO E' UNA OPPORTUNITA' STRAORDINARIA : RAIMONDO ORSETTI REGIONE MARCHE





Raimondo Orsetti, dirigente REGIONE MARCHE e curatore MARCHE AD EXPO

L'ITALIA DEVE FARE L'ITALIA : SPUNTI DI RIFLESSIONE











ERMETE REALACCI, PRESIDENTE DI SYMBOLA



Ermete Realacci è il presidente di Symbola, la Fondazione delle qualità italiane che promuove la soft economy, un nuovo modello di sviluppo orientato alla qualità in cui si fondono tradizione, territorio, innovazione tecnologica e ricerca, che coniuga competitività e valorizzazione del capitale umano, sviluppo economico e rispetto dell'ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale.

Symbola parla alla politica, all'economia e alle istituzioni per indirizzare lo sviluppo del Paese verso la qualità.

ALDO BONOMI A SYMBOLA





ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, L'ITALIA DEVE FARE L'ITALIA

Francesca Petrini, relatrice al seminario SYMBOLA

“Per sfidare la crisi l’Italia deve fare l’Italia” : parto da questa affermazione di Ermete Realacci , presidente di Symbola, quale stimolo e fonte d’ispirazione di alcune mie riflessioni maturate sui temi  affrontati in occasione del  XIII seminario estivo organizzato dalla stessa Fondazione a Treia, uno dei più bei borghi italiani in provincia di Macerata, all’interno delle nostre belle Marche nei giorni 26 e 27 giugno. 

Mi ha colpito il tema madre che pone l’Italia ad un bivio, tra orgoglio e pregiudizio. 
Ero presente, invitata da Symbola ad intervenire in qualità di titolare della Fattoria Petrini e testimonial Marche sul tema L’ITALIA DELL’EXPO 2015, La Nuvola del futuro. Infatti già dopo due mesi dal suo inizio ci si interroga sui segnali forti e deboli che Expo è stata in grado di generare in questo lasso di tempo e sulle reali prospettive di un dopo Expo alla luce dell’attuale contesto economico che non senza fatica sta uscendo dal tunnel della crisi. Al sociologo Aldo Bonomi vanno attribuiti i significati legati al concetto di segnale forte e di segnale debole sapientemente introdotti per separare due distinti approcci, rispettivamente la quantità e la qualità.

Expo vanta alcuni numeri importanti, forti, che ci fanno subito capire la dimensione ed il potenziale come i 147 paesi che sono in essa presenti oppure gli 11 milioni di biglietti venduti prima dell’inaugurazione ma quando facciamo riferimento ai contenuti , ai temi, ai messaggi che Expo lascerà in eredità come la Carta di Milano, allora in questo caso parliamo di “qualità” quindi di segnali deboli. Il successo di Expo sta anche in questo; coltivare questi segnali perché sono e saranno il futuro delle prossime generazioni, non solo italiane.

Cosa vuol dire allora che l’Italia deve fare l’Italia nell'anno di Expo? Vuol dire che all’Italia basterebbe fare l’Italia  cioè la sua parte e nel farlo bisogna ripartire dall’orgoglio di essere italiani perché la nostra italianità diventa sicuro valore quando questo si traduce in eccellenze agroalimentari e manifatturiere, in creatività, in arte e bellezza, in innovazione e capacità di guardare al futuro. L’Expo di Milano è quindi una metafora e l’occasione per gli italiani di fare gli italiani con la loro capacità di saper fare, di saper fare nonostante i limiti e con la loro capacità di guardare non ad un qualunque futuro ma solo a quello realmente sostenibile. E allora l’Italia deve scrollarsi di dosso i tanti pregiudizi e gli stereotipi di un paese condannato ad un inevitabile declino.

Questo penso e auguro all'Italia ogni bene!



DA FACEBOOK_ PALAZZO ITALIA EXPO 2015

Una galleria di volti e di storie: loro sono, fra molti altri, i nostri supereroi della sostenibilità: e questo è il luogo in cui li celebriamo. A ‪#‎PalazzoItalia la versione in miniatura delle loro fattezze fisiche.


A collection of faces and stories: they are some of heroes of sustainability and that's the place where we will celebrate them. At Palazzo Italia you can find their mini statues.

lunedì 29 giugno 2015

MATAMBRE


E' uno dei piatti nazionali argentini e significa "uccidi la fame". E' un rotolo di carne di manzo farcito con uova sode, carote, spinaci e cipolle. In Argentina viene considerato come un piccolo assaggio di carne prima di ben più sostanziosi piatti. E' importante lasciarlo intiepidire prima di tagliarlo a fette.
Ingredienti:
1 kg di spinacino di controfiletto di manzo, unica fetta
100 ml di aceto di vino rosso
1 cucchiaio da tè di aglio in polvere
2 cucchiai da tè di timo essiccato
250 gr di spinaci freschi ben lavati
4 carote tagliate per lungo
1 cipolla tagliata ad anelli
4 uova sode tagliate per lungo
3 cucchiai da tavola di prezzemolo fresco tritato
1 cucchiaio da tavola di sale grosso
750 ml di brodo di manzo
600 ml di acqua
1. Fatevi preparare dal vostro macellaio la carne: deve risultare una fetta alta circa 1/2 cm, larga circa 30 cm e lunga circa 40-50 cm. Una volta a casa, posatela completamente aperta in una pirofila di vetro o ceramica, bagnatela con l'aceto e spolverizzate con metà dell'aglio e del timo. Ripiegatela poi a metà e di nuovo bagnate con l'aceto e aggiungete gli aromi rimasti. Ricoprite con la pellicola trasparente e lasciate a marinare per tutta la notte a temperatura ambiente.
2. Riscaldate il forno a 200° C, togliete dalla marinata la fetta di carne, scolatela bene e adagiatevi sopra le foglie di spinaci, le carote a fette di circa 1 cm, le uova disposte nello spazio lasciato libero fra una carota e l'altra, gli anelli di cipolla e per ultimo spolverizzate con il prezzemolo e il sale. Arrotolate con delicatezza la fetta in modo da ottenere un cilindro, legatela con uno spago, deponete il matambre in una pirofila con coperchio, bagnatelo con il brodo caldo e aggiungete l'acqua in modo che la carne ne sia completamente coperta. mettete il coperchio alla pirofila, infornate e fate cuocere per circa un'ora. 
3. Appoggiate l'arrosto su di un tagliere di legno e, dopo averlo fatto riposare per circa 10 minuti, togliete lo spago e tagliatelo a fette abbastanza spesse bagnandole con il succo di cottura rimasto. Si può mangiare anche freddo.
(www.mangiarebene.com)



PADIGLIONE DELL'ARGENTINA




E' "Argentina te alimenta", "L'Argentina ti nutre" lo slogan del Padiglione a Expo 2015 del Paese dell'America Latina che storicamente conta più partecipazioni alle Esposizioni Universali. La partecipazione si concentra sui temi sociali e della nutrizione e sulla varietà e diversità culturale e naturale dell'Argentina. Il Padiglione è formato da silos allineati e propone contenuti audio-video, simulatori, sistemi interattivi e spazi multisensoriali.

martedì 23 giugno 2015

MUAMBA DE GALINHA: IL PIATTO ANGOLANO PER ECCELLENZA


Ingredienti:
1 pollo
1 cipolla grossa
3 pomodori maturi
3 spicchi di aglio
1 foglia di alloro
1 limone
6 cucchiai di olio
3 zucchine
3 melanzane
100 gr di okra
sale q. b.
peperoncino
250 gr di farina di mais

Preparazione:
pulite e tagliate a pezzi il pollo, poi condite con il sale. Portare ad ebollizione con le cipolle e l'aglio sbucciato e tritato, aggiungete l'alloro, i pomodori (puliti dai semi e tritati), olio, succo di limone e il peperoncino. Scaldate lo stufato a fuoco medio e mescolate. Sbucciate e tagliate le melanzane a pezzetti, aggiungere le zucchine e cuocere dolcemente. A cottura quasi ultimata aggiungere il pollo pulito e affettato. Aggiungete poco alla volta la farina di mai a pioggia e mescolate con un litro di acqua di cottura fino ad ottenere una crema morbida. Continuate a cuocere per 5 minuti. Servite in un piatto largo e aggiungete le verdure a parte.


PADIGLIONE DELL'ANGOLA




3, 2, 1....VIA AL TOUR DI EXPO 2015!! PADIGLIONE ZERO

PADIGLIONE ZERO




Il padiglione Zero riproduce un pezzo della crosta terrestre e ne contiene i paesaggi. E' un viaggio nella memoria dell'umanità, un percorso emozionale dalle origini sino ai nostri giorni. Al suo interno diverse aree concettuali prendono per mano scenograficamente i visitatori, accompagnandoli alla scoperta del tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

mercoledì 17 giugno 2015

LA FESTA DEGLI OLI MONOVARIETALI CON I COLORI EXPO

Il 20 e 21 giugno la 12° Edizione della “Rassegna Nazionale degli oli monovarietali”, organizzata da Assam e Regione Marche, debutterà alla Riviera delle Palme nell’ambito del calendario eventi del Presidio territoriale di Marche Expo 2015, San Benedetto del Tronto (AP) – Centro Agroalimentare Piceno,  via Valle Piana, 80.
Una manifestazione ricca di appuntamenti ed  iniziative rivolte ad esperti, buongustai e famiglie.
Circa venti aziende provenienti da diverse regioni italiane proporranno i loro oli monovarietali di eccellenza selezionati dal Panel regionale ASSAM-Marche, oltre ad alcuni prodotti a base di olive/olio e qualche curiosità.

         
Una manifestazione di assoluto rilievo nazionale che richiama ogni anno tecnici, produttori, assaggiatori, consumatori.

Il tema di quest’anno, in linea con Expo, la longevità attiva in agricoltura. Relatore di tutto riguardo, Mauro Mario Mariani, medico mangiologo – Responsabile Scientifico EDEN PICENO “Mangia Meglio Marchigiano” intratterrà il pubblico sul tema “OLIONGEVITA’: con l’olio extravergine di oliva…oltre i 100 anni”, accompagnato dal Comitato Scientifico della Rassegna Nazionale degli oli monovarietali, Cristina Gagliardi dell’INRCA e Alberto Grimelli – Direttore di Teatro Naturale.

Per tecnici ed esperti assaggiatori sono previsti un seminario di aggiornamento sugli oli monovarietali e il gioco a squadre “Indovina la varietà”, giunto alla ottava edizione, e per finire un Focus su “Le peculiarità di un’annata anomala” (con degustazione guidata), in collaborazione con l’Associazione Nazionale degli oli monovarietali.


Diverse  le iniziative rivolte al pubblico, a partire dal mini corso “L’A B C dell’olio – l’assaggio non ha età”, ai laboratori  “Unge e lava” per imparare a fare il sapone,  agli eventi gastronomici “Mangiando si impara”, dove gli oli monovarietali incontrano …prodotti bio, territorio e stagionalità, fino alle “Pillole di FRITTO MISTO” per i più golosi.
Gli assaggiatori professionisti dell’Associazione Flavor – culturadigusto saranno inoltre disponibili a guidare il pubblico in un percorso sensoriale alla scoperta del ricco mondo degli oli monovarietali.

E ancora, la presentazione del Catalogo Oli monovarietali a cura di New Business Media, la consegna di riconoscimenti agli oli di eccellenza e alle varietà di nuova presentazione, la voce ai produttori, con l’Assemblea dell’Associazione Nazionale degli oli monovarietali, l’intervento della testimonial olio Marche ad Expo – Francesca Petrini.

Francesca Petrini : degustatrice professionista


La manifestazione è ad ingresso libero, tutti gli appuntamenti sono gratuiti (tranne gli eventi gastronomici, costo 5,00 euro), ma la prenotazione è obbligatoria, fino ad esaurimento posti disponibili.

Per info e prenotazioni:
Donatella Di Sebastiano disebastiano_donata@assam.marche.it
Il programma dettagliato dell’intera manifestazione può essere consultato sul sito www.assam.marche.it, www.olimonovarietali.it



lunedì 15 giugno 2015

UN SENTITO GRAZIE AL COMUNE DI MONTE SAN VITO

......ringrazio tutta l'Amministrazione Comunale, il Sindaco e voi tutti per la dimostrazione di stima...

Viva il Comune di Monte San Vito !!!!

Francesca Petrini






Congratulazioni a Francesca Petrini
Il Sindaco Sabrina Sartini a nome di tutta l'Amministrazione Comunale esprime le proprie congratulazioni a Francesca Petrini chiamata a rappresentare l'eccellenza marchigiana a EXPO 2015.

Complimenti a tutta la famiglia Petrini e grazie di portare così in alto la nostra terra!



sabato 13 giugno 2015

LEGGENDE & MITI

Vi siete mai chiesti per quale ragione l'albero di ulivo simboleggi la pace? Oggigiorno l'olio di oliva viene impiegato prevalentemente in ambito culinario e gli ulivi vengono coltivati per ricavarne olive e olio. In passato tuttavia gli ulivi vantavano un utilizzo ben più ampio, dall'impiego terapeutico alla realizzazione di corone per i vincitori. 
Scopriamo le storie, le leggende e i miti che si celano dietro all'olio di oliva che consumiamo quotidianamente.
Rimedio terapeutico: l'albero di ulivo è una pianta dalla straordinaria longevità e resistenza; persino dopo le estati più secche e gli inverni più rigidi continua a crescere forte e a regalare frutti. Questo spiega il motivo per cui si riteneva che l'olio di oliva conferisse forza e giovinezza a chi lo consumasse. In effetti le prime civiltà mediorientali facevano affidamento sull'olio di oliva per curare qualsiasi disturbo e ancora oggi molti continuano a berlo quotidianamente per mantenersi in salute. 
Utilizzo nei rituali: in passato, l'olio di oliva era ampiamente utilizzato nell'ambito di cerimonie religiose e rituali come i battesimi o all'interno di templi, così come per consacrare il capo di re, nobili e persino condottieri vittoriosi. Nell'antica Grecia i vincitori dei giochi olimpici e i coraggiosi vincitori di battaglie venivano onorati con ghirlande di rami di ulivo. Gli Spartani seppellivano i loro defunti su un letto di ramoscelli di ulivo per proteggerne le anime, mentre coloro che assistevano ai funerali indossavano corone di rami di ulivo per proteggere se stessi dal male. 
Leggende e fiabe:
Atena contro Poseidone: la leggenda narra di come il dio del mare Poseidone e la dea della saggezza Atena facessero a gara per trovare il dono più prezioso da fare all'umanità. Poseidone offrì un cavallo, mentre Atena regalò un albero di ulivo. Si dice che proprio ai piedi di tale pianta siano venuti alla luce tutti gli dei dell'antica Grecia. In virtù dei suoi molteplici utilizzi (fonte di riscaldamento, alimento. medicinale e profumo), fu l'ulivo ad essere scelto come il regalo più prezioso. In ringraziamento ad Atena per questo suo dono, la principale città della Grecia venne chiamata in suo onore Atene.
Un albero indistruttibile: nell'86 a.C. il dittatore romano Lucio Cornelio Silla ordinò di tagliare tutti gli ulivi e trasformarli in attrezzi ad uso bellico. La loro distruzione fu interpretata come un presagio di morte, inducendo il poeta e politico Solone a piantare altri alberi di ulivo e a porli sotto la protezione di Zeus. Da allora gli ulivi sono indistruttibili.
L'arca di Noè: secondo l'Antico Testamento, la colomba che Noè fece uscire alla fine del diluvio tornò da lui portando nel becco un ramoscello di ulivo come segno che le acque si erano ritirate dal suolo. Si ritiene che l'idea secondo cui il ramo di ulivo simboleggi la pace e la benevolenza abbia avuto origine proprio da tale racconto.
Il liuto di re Davide: accanto alle mura dell'antica città di Gerusalemme è presente un massiccio ulivo di oltre 2000 anni, con maestose e tortuose radici, un robusto tronco e fogliame verdeggiante e rigoglioso. Si crede che re Davide fosse solito riposare all'ombra di tale albero e suonare il proprio liuto. Da allora si dice che chiunque si fermi per un pò sotto i suoi rami dalle foglie argentee riesca ad udire le corde del liuto di re Davide suonare la più soave delle melodie.

giovedì 11 giugno 2015

FUORI EXPO : I GIOVEDI' DEL GUSTO _OLIO D'OLIVA MARCHE


d.ssa C.Martellini: dirigente Servizio Agricoltura Regione Marche
d.ssa B.Alfei: Capo Panel Test Regione Marche
dott. F.Luciani: funzionario Servizio Agricoltura Regione Marche

Nell’ambito del programma della regione Marche per il fuori Expo, si è svolto oggi a Brera presso lo show room Elica in via  Pontaccio, un interessante appuntamento con l’olio extra vergine d’oliva marchigiano spaziando dai monovarietali al prossimo IGP MARCHE, l’ambito riconoscimento che nel frattempo ha superato le fasi regionale e nazionale – così ha sottolineato il funzionario regionale, dott. Ferruccio Luciani del servizio Agricoltura.L’introduzione della giornata è stata curata dalla dirigente d.ssa Cristina Martellini del medesimo servizio che ha fatto un breve excursus sulle peculiarità dell’olio della nostra terra mentre la d.ssa Barbara Alfei, capo panel, ha parlato della biodiversità e quindi degli oli monovarietali delle Marche descrivendo le più note cultivar come quella della raggia, raggiola, carboncella, piantone di mogliano, piantone di falerone, coroncina, rosciola…solo per citarne alcune!
Prova di assaggio in sala

Si è poi proceduto a degustare alla cieca tre oli di cui il pubblico doveva indovinare l’unico campione di buona qualità…risultato? Piuttosto deludente!! La maggioranza delle persone ha trovato la qualità negli oli difettosi mentre quasi nessuno ha saputo riconoscere la qualità vera. Segno che bisogna fare ancora molto in fatto di educazione alimentare , specialmente nel settore dell’olio d’oliva…occorre sfatare tanti vecchi miti come il piccante in gola che non è acidità!!!!  ATTENZIONE !!!! 

d.ssa Francesca Petrini : produttrice olio e testimonial Expo Regione Marche
Intervista a Francesca Petrini




GELATO ALL'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Ingredienti

1000 g di latte
200 g di olio extravergine di oliva
200 g di zucchero
10 g di sale grosso








Preparazione 
L'olio è sicuramente uno degli ingredienti che maggiormente rappresentano la nostra tradizione culinaria. Alimento dalle innumerevoli potenzialità è ampiamente utilizzato nella nostra cucina, anche per la creazione di golosi dolci estivi come i gelati. Il gelato all'olio d'oliva è un dolce originale che unisce alla bontà e freschezza del gelato le proprietà benefiche dell'olio extravergine di oliva. Per la realizzazione di questo gelato è indicato un olio non troppo amaro dal sapore fruttato medio con un interessante carica aromatica ed una fluidità media. 
Ponete 400g di latte in una casseruola e riscaldatelo, poi aggiungete zucchero e sale. Dopo esservi assicurati che gli ingredienti si siano sciolti, togliete dal fuoco e aggiungete il resto del latte freddo. Lasciate riposare il composto per qualche minuto. A questo punto unite 200 gr. di olio extra vergine di oliva e amalgamate bene con un minipimer. Trasferire il composto nella macchina del gelato per il tempo sufficiente a mantecarsi. Dopodiché versate il gelato in un contenitore e conservate nel freezer. Circa dieci minuti prima di servirlo, per garantirne la giusta cremosità, spostatelo dal freezer al frigorifero.
Potete decorare il piatto con rametti di ulivo, mentre per stupire i palati più esigenti consigliamo di servirlo insieme ad una crema di pistacchio o ad un gelèe di vino nero d'avola con miele millefiori e cannella.
(daNordaFood)

mercoledì 10 giugno 2015

PIERO DELLA FRANCESCA E LA PROSPETTIVA DI VITA




Alessia Gatti – Fano, 1989 – è l’autore di:

La prospettiva di Piero della Francesca, pittore di smart land






Laurea in Scienze della Comunicazione pubblica e d’impresa alla Sapienza e diploma in Filmmaking alla New York Film Academy, studi con Acting coach come Susan Batson, Jordan Bayne e Federico D’Anna, ha fondato a NY Acid Green Production e creato Hands Of New York, mini documentary series prodotta e girata a NY. L’attività di community manager per Userfarm e di interprete delle policy più sofisticate di grandi marchi internazionali, come Barilla e Menicon France, si leggono nell’agilità intellettuale e visiva con cui attraversa media e contenuti. Senza rinunciare alle impaginazioni poetiche dello sguardo come irrinunciabile impianto della visione.

SCOPRI LE MARCHE ALLA PINACOTECA DI BRERA


Se “Nutrire il pianeta” rappresenta il tema unificante di Expo 2015, l’arte e la cultura, valori universali e alimento spirituale, ne sono l’immagine immateriale. Sulla scorta di questa metafora, le Marche, terra del ‘bien vivre’ enogastronomico e ambientale, ma anche di plurisecolari tradizioni culturali, offrono un imperdibile cameo, che merita un posto non secondario tra i numerosi appuntamenti artistici approntati per l’evento milanese. “Scopri le Marche a Brera” è il titolo del progetto che la Regione Marche, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, propone come corollario artistico della sua partecipazione a Expo, basato su un ‘itinerario’ virtuale e reale tra le opere d’arte marchigiane, che da circa due secoli danno lustro agli spazi espositivi della Pinacoteca di Brera, tra le più prestigiose e visitate raccolte pubbliche italiane.

Attraversando le sue sale, si incontrano tra gli altri una trentina di dipinti provenienti dalle Marche - la Pala Montefeltro di Piero della Francesca ne è un esempio famosissimo - frutto per lo più delle requisizioni perpetrate da Napoleone nel 1811. L’idea del Bonaparte, ‘rivoluzionaria’ per l’epoca, prevedeva di asportare dai territori conquistati le opere ritenute artisticamente più meritevoli, concentrandole a Milano capitale del Regno d’Italia in un unico grande museo, quasi un Louvre italiano, rappresentativo della storia pittorica italiana. Dipinti eccellenti giunsero quindi a Brera dal Veneto, dall'Emilia, dalla Romagna e dalle Marche, ma furono proprio queste ultime a dare, loro malgrado, il contributo più corposo al costituirsi del nucleo originario della raccolta braidense. Il risultato che oggi vediamo risarcisce in qualche modo quella perdita originaria, offrendo al visitatore un esemplare palinsesto pittorico della regione, rappresentato da alcuni dei più insigni Maestri che nelle Marche avevano lasciato i loro capolavori, da Piero della Francesca appunto, a Gentile da Fabriano, a Carlo e Vittore Crivelli, a Luca Signorelli, Pietro da Cortona etc.

(FONTE : IL GIORNO 8 GIUGNO 2015) 

martedì 9 giugno 2015

NOI, L'ABBIAMO FIRMATA.

Da sinistra Giuseppe Pedroni, Daniela Ducato, Francesca Petrini e Massimiliano Brambilla -
TESTIMONIALS  POTENZA SAPER FARE_PALAZZO ITALIA



HAI FIRMATO LA CARTA DI MILANO ?

Ecco perchè è importante.


Sottoscrivendo la Carta di Milano,affermiamo la 

responsabilità della generazione presente nel mettere in atto

azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del 

diritto al cibo anche per le generazioni future; ci impegniamo 

a sollecitare decisioni politiche che consentano il 

raggiungimento dell’obiettivo fondamentale di garantire un 

equo accesso al cibo per tutti.




      Io l'ho fatto!!!!


I TEMI DELLA CARTA DI MILANO

I temi centrali della Carta di Milano

DIRITTO AL CIBO, DIRITTO UMANO FONDAMENTALE
Affermiamo la responsabilità della generazione presente nel mettere in atto azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future; noi crediamo che tutti abbiano il diritto di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente, che soddisfi le necessità alimentari personali lungo tutto l’arco della vita e permetta una vita attiva. Ci impegniamo ad adottare misure normative per garantire e rendere effettivo il diritto al cibo e la sovranità alimentare.
LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE E DI ACQUA
Consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno, assicurandoci che il cibo sia consumato prima che deperisca, donato qualora in eccesso e conservato in modo tale che non si deteriori; evitare lo spreco di acqua in tutte le attività quotidiane, domestiche e in tutte le fasi della filiera produttiva.
TUTELA DEL SUOLO AGRICOLO
Rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo, per regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali, tutelando le popolazioni locali.
EDUCAZIONE ALIMENTARE E AMBIENTALE
Promuovere l’educazione alimentare e ambientale in ambito familiare per una crescita consapevole delle nuove generazioni; diffondere cultura sana alimentazione come strumento di salute globale.
CONTRASTO AL LAVORO IRREGOLARE E MINORILE
Combattere ed eliminare il lavoro minorile e quello irregolare nel settore agroalimentare.
SOSTEGNO AL REDDITO DI AGRICOLTORI/ALLEVATORI/PESCATORI
Promuovere strumenti che difendano e sostengano il reddito di agricoltori, allevatori e pescatori, potenziando gli strumenti di organizzazione e cooperazione, anche fra piccoli produttori.
SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITA', DELL’ECOSISTEMA MARINO E DEL BENESSERE ANIMALE
Promuovere la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento con particolare attenzione per la biodiversità e il benessere degli animali. Un ecosistema marino integro e sano ha una rilevanza cruciale per il benessere collettivo, anche perché la pesca fornisce lavoro a milioni di persone e il pesce, per molti, rappresenta l'unica fonte di nutrienti di alta qualità.
RICERCA E INNOVAZIONE
Investire nella ricerca promuovendo una maggiore condivisione dei risultati e e sviluppandolanell’interesse della collettività, senza contrapposizione tra pubblico e privato.
CIBO VERO
Considerare il cibo un patrimonio culturale e in quanto tale difenderlo da contraffazioni e frodi, proteggerlo da inganni e pratiche commerciali scorrette, valorizzarne origine e originalità con processi normativi trasparenti.
ENERGIA PULITA
Considerare il rapporto tra energia, acqua, aria e cibo in modo complessivo e dinamico, ponendo l'accento sulla loro fondamentale relazione, in modo da poter gestire queste risorse all'interno di una prospettiva strategica e di lungo periodo in grado di contrastare il cambiamento climatico.




LA CARTA DI MILANO



E' stata presentata il 28 aprile 2015, dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano, la "Carta di Milano": un documento che coinvolge tutti i cittadini di questo pianeta nel combattere la denutrizione, la malnutrizione e lo spreco, nel promuovere un equo accesso alle risorse naturali e garantire una gestione sostenibile dei processi produttivi.
La Carta di Milano è un manifesto collettivo, un atto politico e di sensibilizzazione globale sul ruolo del cibo e della nutrizione, per una migliore qualità della vita attraverso quattro prospettive interconnesse: cibo, energia, identità e dinamiche della convivenza. Permetterà ai cittadini, in occasione di Expo Milano 2015, di costruire e vincere la sfida del diritto al cibo sano, sicuro e nutriente per tutti come diritto umano fondamentale.
A metà maggio, inoltre, è stata presentata la ‘Carta di Milano dei bambini’: uno strumento di educazione e d'impegno alla cittadinanza anche per i più piccoli.

Firmare la Carta di Milano è un atto di partecipazione attiva alla costruzione di questo futuro. Tutti possono sottoscrivere la Carta, che sarà consegnata a ottobre al Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Il semestre di Expo sarà così collegato al fondamentale appuntamento degli Obiettivi del Millennio.
Il documento, con l'aiuto della FAO e dell'Università Ca' Foscari, è già stato tradotto in ben 19 lingue e potrà quindi essere compreso nella propria lingua madre da 3 miliardi e mezzo di persone.

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e www.carta.milano.it

lunedì 8 giugno 2015

Marche da…EXPOrtare: le singolarità di una regione al plurale

(fonte : Regione Marche)

Francesca Petrini con i testimonials Marche
Traghettare le Marche verso il futuro, partendo dalla storia delle piccole e medie imprese che hanno fatto l’eccellenza della regione, senza cadere nella retorica del “piccolo è bello”, perché la dimensione produttiva è oggi fondamentale per reggere la globalizzazione del mercato. È stato il filo conduttore dell’incontro che si è svolto, a Milano, nell’auditorium del Padiglione Italia, nell’ambito delle iniziative organizzate dalle Marche. Un talk show condotto dal giornalista Maurizio Socci che ha riunito, attorno allo stesso tavolo, alcuni dei testimonial delle Marche, moderati da Gianluca Gregori (prorettore Università Politecnica delle Marche) e dal sociologo Aldo Bonomi. Si è parlato della storia delle imprese, ma soprattutto degli uomini e delle donne che hanno fatto “l’eccellenza delle Marche, perché qui le attività produttive si tramandano di generazione in generazione, da padre a figlio. Un legame forte che trova nel territorio le sue radici più profonde e i suoi legami più veri”. Vittorio Pennazzi (pasta), Moreno Cedroni (chef), Vittorio Beltrami (formaggi), Francesca Petrini (olio), Michele Bernetti (vino), Roberta Fileni (carni), Orietta Varnelli (distillati), Vincenzo Spinosi (pasta), Paolo Marzialetti (cappelli), Enrico Loccioni (high tech), Vittorio Livi (arredo design),  hanno riportato le proprie esperienze e le proprie convinzioni sulla singolarità di una regione al plurale. “Il modello produttivo è cambiato, ma il rapporto con il territorio è l’unico fattore produttivo che non si può delocalizzare - ha detto Gregori – È la forza della nostra regione. Siamo primi in Italia per il rapporto imprese (153mila) e abitanti, per l’incidenza degli artigiani (31%). Le multinazionali stanno lasciando le Marche, occorre lavorare sulle imprese locali”. Sapendo, però, che il piccolo non sempre è bello, non sempre regge gli urti della globalizzazione. Dobbiamo, allora, parlare di reti, ha rimarcato Bonomi, “perché la forza delle Marche deve essere tutto il territorio, non la singola eccellenza. La storia serve a capire il futuro. La strada da percorrere è quella delle reti corte di filiera produttiva, legate alle tradizioni e al territorio, ma lunghe di commercializzazione e di rappresentanza per competere sul mercato globale”. L’Expo cambierà le abitudini delle persone, non bisogna sprecare l’occasione del 2015: nelle Marche ci sono l’autenticità e i valori che il mercato può premiare, come evidenziano le esperienze imprenditoriali raccontate dai testimonial.

INGEGNO E CREATIVITA' LA STORIA DI PETRINI


COME PRESERVARE LE QUALITA' DELL'OLIO

Come per ogni prodotto di trasformazione agro-alimentare, il pregio dell'olio consiste nel mantenimento e nell'esaltazione delle caratteristiche proprie della materia prima di origine, ossia delle olive. A temperatura elevata, e in presenza dell'ossigeno atmosferico, i fenomeni di ossidazione, che i grassi subiscono anche a temperatura ambiente, accelerano notevolmente il loro corso.
L'intensità del processo ossidativo è proporzionale al grado di insaturazione del grasso (al suo contenuto in acidi grassi mono e polinsaturi), mentre la sua azione viene contrastata dalla presenza di sostanze antiossidanti; soltanto l'olio d'oliva reagisce in modo molto stabile all'attacco combinato dell'ossigeno e delle alte temperature. L'entità delle alterazioni che i grassi subiscono quando sono sottoposti a cottura dipende da altri due fattori decisivi:
  • livello della temperatura
  • durata del tempo di cottura
Più elevata è la temperatura, più facilmente si assiste ad alterazioni dei grassi, che nei casi estremi, possono essere responsabili di effetti tossici. Ogni grasso possiede infatti un proprio specifico livello di tolleranza delle alte temperature, definito punto di fumo: oltre a tale livello termico, il glicerolo, che con gli acidi grassi forma i trigliceridi, si decompone formando l'acroleina, sostanza estremamente dannosa per il fegato.
Tale livello non deve essere mai superato; è bene ricordare che l'olio d'oliva ha uno dei punti di fumo più elevati fra tutti gli oli, tollerando temperature prossime ai 180°C. Ancora più determinante del livello termico risulta però essere la durata del tempo di cottura: se dopo 20 minuti di esposizione a temperature non troppo elevate si verificano nei grassi le prime alterazioni, con l'olio di oliva è solo dopo lunghi periodi di riscaldamento che si producono veri e propri effetti tossici, con la formazione di prodotti di degradazione quali monomeri ciclici e perossidi; ed anche in questo caso l'olio d'oliva ha un indice di degradazione sensibilmente più basso rispetto agli altri oli vegetali.
"Olio nuovo, vino vecchio"; la saggezza popolare individua chiaramente che con l'invecchiamento l'olio peggiora sempre ed è buona regola consumarlo nella stessa annata di produzione. Generalmente si considera che il prodotto debba essere consumato preferibilmente entro una certa data, generalmente 18 mesi da quella di confezionamento.
Normalmente l'olio conservato correttamente, nella bottiglia ancora sigillata, arriva senza problemi al secondo anno di invecchiamento; esso contiene in sé per natura dei componenti antiossidanti che lo proteggono dall'irrancidimento, anche se la loro azione si affievolisce con il passare del tempo. 
La presenza di queste sostanze antiossidanti (tra le quali i composti fenolici ed i tocoferoli) può essere vanificata se non vengono rispettate alcune regole nella sua conservazione domestica. In primo luogo, l'olio va protetto dalla luce diretta e dal calore e la bottiglia, una volta cominciata, va conservata ben chiusa; sono tre regole semplici, ma indispensabili per proteggere le sostanze antiossidanti, che sono estremamente labili.
Una volta esposto al contatto con l'aria, esso va consumato in un tempo ragionevolmente breve, sempre rinchiudendo il contenitore dopo l'uso con il tappo, ed evitando di lasciare sulla bottiglia i versatori metallici, che non permettono un perfetto isolamento. Contrariamente a quanto si possa ritenere, il freddo non provoca invece alterazioni nella struttura del prodotto e nella sua conservabilità.

LA TESTIMONIAL MARCHIGIANA DEL SAPER FARE AD EXPO 2015

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EXPO 2015. LA TESTIMONIAL MARCHIGIANA DEL SAPER FARE FRANCESCA PETRINI IERI PROTAGONISTA AL PADIGLIONE ITALIA.
Articolo pubblicato il: 08/06/2015 Marche ancora in prima fila all’Expo 2015 in corso a Milano. Ieri in occasione della settimana dedicata a "Orgoglio Italia", i testimonial regionali del Saper fare all’interno del Padiglione Italia nella grande mostra “Casa dell'Identità italiana", si sono presentati ai media e ai visitatori. Il percorso espositivo, una vero e proprio viaggio tra le eccellenze italiane, e’ una narrazione ideata dal direttore creativo Marco Balich. Una serie di sculture raffiguranti uomini e donne, compongono una sorta di “tableau vivant” : proiezioni e suono si attivano sulle figure e le sculture realizzate con una stampante 3D “prendono vita”, raccontando storie di ingegno, creatività e capacità di “fare”. Le Marche sono rappresentate da Francesca Petrini, protagonista assoluta nel panorama olivicolo nazionale con il suo Petrini plus®, frutto dell’osservazione di alcune realtà che attengono la fisiologia umana cioè la carenza di calcio e quindi i conseguenti problemi legati alla struttura ossea. Arricchito con le vitamine D3,K1 e B6, questo olio, unico olio al mondo perché brevettato, è in grado di contrastare efficacemente l’insorgenza di patologie del tessuto osseo, una fra tutte l’osteoporosi. “Il nostro prodotto - ha spiegato Francesca Petrini nel corso dell'incontro con la stampa al Padiglione Italia - e’ perfettamente in linea con i temi che le Marche esaltano all’Expo: nutrizione di qualita' e prospettive di vita. Essere qui oggi con un posto d’onore e’ un’emozione incredibile, un riconoscimento unico e speciale per il lavoro svolto dalla mia famiglia e di questo ringrazio gli italiani che ci hanno apprezzato e ci hanno scelto. Il percorso dell’azienda Petrini e’ stato lungo e a volte difficile: siamo stati pionieri nell’agricoltura biologica con passione ed orgoglio quando ancora in pochi ci credevano e oggi produciamo l’olio del futuro. Abbiamo ribaltato il concetto di integratore alimentare in alimento integrato, piu’ sano, efficace e piacevole al consumo. Esportiamo all’estero il 65% del nostro prodotto e portiamo le Marche nel mondo. Penso che l’Expo sia una eccezionale occasione per l’Italia. Siamo tanti piccoli imprenditori ma, insieme, siamo grandi: lo dimostra lo splendido lavoro organizzato qui a Milano”.

Comunicato stampa