domenica 22 novembre 2015

Olio di palma cancerogeno arriva sul mercato europeo



Secondo una segnalazione de Il Fatto Alimentare al ministero della Salute, in vendita per l'Unione europea vi potrebbero essere prodotti contenenti olio di palma contaminato con il colorante Sudan IV

Dopo la segnalazione inviata da Ilfattoalimentare.it al Ministero della salute sulla vendita in Italia di olio di palma vergine contaminato da un colorante cancerogeno e genotossico (Sudan IV), il sistema di allerta (RASFF) ha allertato le autorità sanitarie regionali invitandole a fare accertamenti per ritirare i prodotti interessati. L’allarme è alto perché c’è un precedente simile: nel 2003-4 centinaia di prodotti italiani sono stati ritirati perché contaminati dal Sudan I, un colorante simile a questo.
Secondo le informazioni rese note da Bruxelles, si tratterebbe di olio di palma proveniente dal Ghana importato dall’Olanda. I paesi interessati sono 10 (Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Ghana, Irlanda, Olanda e Spagna) e i valori di contaminante oscillano da 596 a 1210 µg/kg – ppb.
Il caso è scoppiato quasi un mese fa, il 21 ottobre 2015, quando la Food and Drugs Authority del Ghana ha invitato i consumatori a non utilizzare l’olio di palma, dopo che le analisi condotte dall’Autorità per la sicurezza alimentare su 50 campioni venduti nei maggiori mercati della regione della capitale Accra hanno rilevato la presenza, nel 98% dei casi, del colorante genotossico e potenzialmente cancerogeno Sudan IV, di solito usato per dare una certa tonalità rossastra a solventi, cere, oli e lucido per scarpe.
Il problema coinvolge anche l’Europa e l’Italia, perché confezioni di olio di palma rosso sono esportate e vendute via internet e nei negozi etnici. In Gran Bretagna, ad aprile, è stato ritirato dal commercio un olio di palma senza etichetta del Ghana venduto da Kemtoy Miyan Cash & Carry. A luglio la stessa sorte ha interessato un altro lotto proveniente dal Ghana marchiato Zdomi, commercializzato da Fovitor International, per la presenza di Sudan IV. Un’inchiesta avviata dalle autorità del Ghana sul Fovitor Zdomi Palm Oil ha scoperto che il fornitore, Miva Lifeline Limited, non aveva chiesto l’autorizzazione per esportare nell’UE , dove è richiesta l’assenza del Sudan IV.
Su internet sono acquistabili diverse marche di prodotti con olio di palma: pochi giorni fa c’è stato un altro caso. Il 30 ottobre, il Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) ha segnalato in Francia , la vendita di olio di palma del Ghana proveniente dall’Olanda, con il colorante Sudan IV. Il Fatto Alimentare ha segnalato al Ministero della salute, Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione, la presenza di diverse marche di olio di palma proveniente dal Ghana, acquistabili da siti internet in lingua italiana, chiedendo in via precauzionale vengano la sospensione delle importazioni di olio di palma dal Ghana. L’invito a non utilizzarlo dovrebbe essere rivolto anche a industrie, ristoratori e consumatori sino a che non saranno disponibili i risultati delle analisi di questi prodotti, per verificare l’eventuale presenza del colorante Sudan IV.
di C. S.
pubblicato il 17 novembre 2015 in Tracce > Salute