sabato 30 maggio 2015

MODALITA' TECNICHE DI DEGUSTAZIONE DELL'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

Francesca Petrini, degustatrice oli di oliva professionista
L'accertamento della qualità di un olio di oliva si basava nel passato su analisi chimiche tradizionali che ne determinavano in particolare l'acidità. Ma la determinazione dei soli parametri chimici (acidità, numero di perossidi, assorbimento alla luce ultravioletta ecc.), non è sufficiente a garantire che un olio abbia buone caratteristiche organolettiche; infatti può accadere che oli con ottimi parametri chimici presentino difetti organolettici (gusto, aroma, fragranza) tali da declassificare un prodotto. Pertanto, oggi, l'analisi sensoriale attraverso la degustazione dell'olio rimane la più valida per mettere in evidenza i caratteri organolettici degli oli di oliva vergini. 
Ma la diversità della soglia di percezione per ogni stimolo da soggetto a soggetto e la difficoltà di trasmettere ad altre persone le nostre percezioni olfattive, associate a personali esperienze pregresse, conferiscono alla valutazione organolettica il carattere della soggettività. 
L'Analisi Descrittiva Quantitativa (QDA) o Panel Test sviluppata dal COI (Consiglio Oleico Internazionale), contemplata nel regolamento  CE n. 2568 del 1991, è in grado di soddisfare tutte queste condizioni. L'analisi si basa sui seguenti postulati:
  • il problema di diversità di soglia percettiva agli stimoli tra gli individui è superato facendo ricorso ad un gruppo di persone, da otto a dodici, opportunamente selezionato e allenato al riconoscimento delle caratteristiche di pregio e di difetto degli alimenti;
  • la difficoltà di comunicazione tra i soggetti è risolta attraverso lo sviluppo di un vocabolario ufficiale a cui gli assaggiatori devono riferirsi per la descrizione delle note sensoriali;
  • l'adozione di una scala d'intensità continua non strutturata, costituita da una linea orizzontale da 10 cm, offre il vantaggio di consentire all'assaggiatore di valutare liberamente l'intensità in continuo e non secondo intervalli di intensità prefissati. La distanza dal punto di partenza della linea fino al punto tracciato dall'esperto che rappresenta la forza della sensazione percepita, rappresenta la misura dell'intensità dell'attributo. I punteggi cosi rilevati permetteranno il trattamento statistico dei dati come si voleva. Il trattamento statistico delle intensità si basa sul calcolo della mediana dell'attributo fruttato e la mediana dell'attributo negativo percepito con maggiore intensità. 
Gli oli che ottengono un valore di mediana dell'attributo fruttato maggiore di zero e valori di mediana degli attributi negativi uguali a zero sono classificati di categoria extra-vergine; mentre per la categoria di olio vergine si dovrà rilevare una mediana dell'attributo fruttato sempre maggiore di zero e valori di mediana degli attributi negativi non superiori a 2,5. L'affidabilità dei risultati del gruppo di assaggio di degustazione è ottenuta dal calcolo del coefficiente robusto di variazione che dovrebbe essere non superiore al 20% per la mediana dei difetti e non superiore al 10% alla mediana del fruttato.
Al termine dell'analisi, il capo Panel redigerà il Certificato di analisi che rappresenterà a tutti gli effetti, insieme al Certificato di analisi chimica, la carta d'identità dell'alimento.

venerdì 29 maggio 2015

LA LONGEVITA' DELLE MARCHE


IL VIDEO DI FRANCESCA PETRINI TITOLARE DELLA FATTORIA PETRINI


IN BELLA MOSTRA A PALAZZO ITALIA

Francesca vera e Francesca finta
Statua di Francesca Petrini - Palazzo Italia - POTENZA DEL SAPER FARE

Cristiano Petrini




....C'ERO ANCH'IO CON IL MIO FRATELLONE !!!!

Eccomi nel WHITE CUBE con mio fratello Cristiano davanti al video realizzato dalla Regione Marche per i testimonials regionali...

Molto emozionati!!

Francesca e Cristiano Petrini nel giorno dell'inaugurazione della spazio regionale - WHITE CUBE

Le Marche all'Expo: fino all'11 giugno potete visitare il nostro padiglione


Fino all'11 giugno siamo ad Expo Milano 2015 con il Padiglione Marche “La prospettiva di vita”, una grande esposizione curata dallo scenografo Giancarlo Basili, dal sociologo Aldo Bonomi e dal professor Roberto Bernabei presidente di Italia Longeva che racconta i peculiari fattori di eccellenza che hanno consentito alle Marche di conquistare il primo posto in Italia e in Europa per longevità: la corretta alimentazione basata sui prodotti tipici del territorio (cereali, verdure, pesce, carne, latticini, olio d’oliva e, con moderazione, vino), la qualità del paesaggio, la coesione sociale, lo stile di vita. Cuore dell’allestimento della mostra, installata nello spazio dedicato a rotazione alle regioni italiane all’interno del Padiglione e denominato “White Cube”, sono i 15 maxischermi touchscreen sui quali scorrono i cortometraggi realizzati da filmakers marchigiani che condenseranno in pochi minuti tutta la magia e le emozioni ma anche la storia, l’attualità e le prospettive del rapporto tra natura, ambiente, alimentazione, stile di vita attivo e longevità della Regione. 
Il concept è quello di una grande galleria d’arte con quadri in movimento all’interno di uno spazio totalmente bianco, denominato White Cube che si presenta dunque come una scatola completamente bianca ed entrando, il visitatore nota solamente le cornici vuote alle pareti. Il viaggio per le Marche però può cominciare subito, attivando con un tocco uno dei 15 monitor. Un paio di cuffie guida il percorso. 

I visitatori potranno fare anche Check up gratuito sulla longevità: una rapida misurazione dei parametri più significativi per una diagnosi predittiva sull’invecchiamento. In pochi minuti, rispondendo a un agile questionario sulla propria storia clinica e sul proprio stile di vita, e sottoponendosi a un rapido esame medico, i visitatori sapranno se sono candidati a divenire i nuovi centenari. 

LE MARCHE : ORGOGLIOSI DI ESSERCI !!!!!!


LE MARCHE ALL'EXPO : ORGOGLIOSI DI ESSERCI !!!!!!!!!!!



LE MARCHE ALL'EXPO : OGGI SI PARTE!!!!


martedì 26 maggio 2015

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA: ALIMENTO E MEDICINALE

Come già detto, l'olio extravergine di oliva assolve a molte funzioni, approfondiamone qualcuna.

- Combatte il colesterolo
L'olio extravergine di oliva contribuisce a ridurre l'eccesso di colesterolo non generando colesterolo "cattivo" (LDL), ma favorendo la formazione di quello "buono" (HDL) che garantisce l'integrità delle arterie ripulendole da eventuali placche aterosclerotiche e dallo stesso LDL.

- Antiossidante
Esplica questa funzione grazie alla presenza di acidi grassi e vitamine anti-age (E, A, D e K) che combattono i radicali liberi, considerati come i maggiori responsabili dell'invecchiamento cutaneo; contiene anche sostanze affini ai lipidi della cute. E' per tutte queste caratteristiche che può essere applicato anche sulle pelli più sensibili.

- Nella crescita
Con i suoi grassi insaturi di cui è ricco assicura lo sviluppo equilibrato dei bambini aiutando il tessuto cellulare ad assimilare sostanze indispensabili alla crescita. Un filo di olio extravergine nella pappa del vostro bambino è un condimento sano e genuino.

- Dona regolarità intestinale
L'olio extravergine di oliva facilita l'attività epatica e regola quella intestinale. Il suo consumo riduce i rischi di ulcere gastriche e duodenali, esercita un'azione lassativa, più efficace a digiuno, e contribuisce a correggere la stipsi cronica; inoltre ha un effetto protettivo contro la formazione dei calcoli biliari.

- Alta digeribilità
L'extravergine di oliva è l'unico olio digeribile al 100%, contro l'85% dell'olio di semi di girasole, l'81% di quello di arachidi ed il 36% dell'olio di semi di mais. Rispetto ad altri grassi, in particolare a quelli di origine animale, l'olio extravergine di oliva è quello che si digerisce più velocemente.

venerdì 22 maggio 2015

Futuremakers: docenti universitari e giovani imprenditori alla Politecnica delle Marche a confronto

Futuremakers: docenti universitari e giovani imprenditori alla Politecnica delle Marche a confronto

Tanti gli spunti interessanti al workshop #Futuremakers organizzato dal CNA di Ancona nell’ambito dello Your Future Festival, la fiera delle attività che si realizzano alla Politecnica delle Marche per il pomeriggio dell’Innovation Day venerdì 22 maggio.
Dopo la relazione del Professor Emanuele Boselli sulla sostenibilità di una dimensione sociale del settore alimentare, l’attenzione si concentra sulla proposta del Professor Carlo Urbinati di realizzazione di una filiera del legno in grado di mettere in comunicazione la costa adriatica marchigiana con la comunità montana regionale. È proprio su questa possibilità che si accende il dibattito conclusivo tra Francesca Petrini, Vicepresidente Nazionale di CNA Alimentare, Matteo Sticozzi, Presidente CNA Costruzioni di Ancona, docenti universitari e novelli impresari, moderato da Francesca Giuliani, Responsabile Giovani Imprenditori per il CNA di Ancona.

Si continua con il rapporto del Professor Andrea Galli sulla sostenibilità attraverso progetti partecipati dai territori e collaborazione tra Università e società. Un esempio di questa realtà la fa il Professor Luigi Quarato parlando del villaggio ecosostenibile “La Magione”.

Di stampo simile l’intervento della Professoressa Anna Paola Conti che parla delle iniziative volte a rendere ecosostenibile il rapporto tra città e territori. L’ultimo intervento è di due ricercatori, Mirco Sturari e Roberto Piediricca, che rendono edotti gli uditori sulla relazione tra Information Tecnology e Green Economy.


Si torna insomma, dice Giuliani, “su temi sempre importanti, cercando una collaborazione con l’Università per le tematiche sociali e per favorire il turismo valorizzando il territorio”.

di Enrico Fede
redazione@vivereancona.it




LA BIODIVERSITA' SECONDO VANDANA SHIVA


LA BIODIVERSITA' SECONDO CARLO PETRINI FONDATORE SLOW FOOD


L'ITALIA : RECORD DELLA BIODIVERSITA'

In Italia biodiversità da record. Con 57.468 specie animali (di cui l’8,6% endemiche, ovvero vivono solo nel nostro Paese), e 12.000 specie di flora (di cui il 13,5% endemiche), l’Italia è il paese europeo più ricco di biodiversità. Ma attualmente sono a rischio il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e addirittura l’88% dei pesci d’acqua dolce, tanto che nei prossimi anni rischiamo di perdere specie come l’orso bruno, la lontra, il capovaccaio, l’aquila del Bonelli o la pernice bianca.

PERCHE' LA BIODIVERSITA' ?










Perché studiare la biodiversità?

La biodiversità è l’assicurazione sulla vita del nostro pianeta: è il “serbatoio” da cui attinge l’evoluzione per adattare le forme viventi ai mutamenti della Terra, e fornisce cibo, medicine, aria pulita, servizi naturali che sono alla base del nostro benessere e della nostra economia.

L’unico modo per conservarla è conoscerla e studiare strategie per proteggerla, definendo nuovi modelli di sviluppo sostenibile.

Al mondo ci sono dai 5 ai 10 milioni di specie, ma oggi circa 1,7 milioni sono state classificate, e mentre siamo ancora lontani dal comprenderne le infinite funzionalità, perdiamo biodiversità a ritmi vertiginosi, con un calo del 30% tra il 1970 e il 2005 secondo l’Indice del Pianeta Vivente realizzato dal WWF e pubblicato nell’ultimo Living Planet Report 2010, con inevitabili ripercussioni sulla vitalità degli ecosistemi e l’efficienza dei servizi naturali.


I

Ad Expo, Giornata Mondiale della Biodiversità


IIl 22 maggio è la Giornata Mondiale della Biodiversità. Il tema scelto dalle Nazioni Unite per il 2015 è stato “Biodiversità per lo sviluppo sostenibile”. 

Per l’occasione Gian Luca Galletti, Ministro dell'Ambiente, Barbara Degani, Sottosegretario all'Ambiente con delega all’Expo, e Duccio Campagnoli, Presidente di BolognaFiere hanno partecipato alle celebrazioni che si sono tenute presso gli 8.500 metri quadrati del Parco della Biodiversità, Biodiversity Park, insieme ai rappresentati di Padiglioni di diversi Paesi che per l’occasione hanno “portato in dono” un prodotto o un ingrediente tipico della loro terra. L’ingresso al Parco è avvenuto attraverso la Passeggiata della Biodiversità che, dall'Albero della Vita, si snoda in un percorso di 500 metri con oltre 300 varietà di piante, un omaggio alla biodiversità italiana.

In Europa, l'Italia custodisce il più grande tesoro di biodiversità, ma oltre il 20% rischia di sparire. Il ricco patrimonio dell'Italia rispetto a quello europeo vanta oltre il 30% di specie animali (58mila) e quasi il 50% di quelle vegetali (circa 8.000).
Ma di tutta questa ricchezza "oltre il 20% delle specie è a rischio estinzione" sottolinea Legambiente. Una minaccia che produce effetti negativi anche sulla salute e le abitudini umane.Nel secolo scorso in Italia si contavano 8mila varietà di frutta mentre oggi si arriva a poco meno di 2.000 e di queste ben 1.500 sono a rischio scomparsa. In pratica a sparire dalla nostra tavola sono state tre varietà di frutta su quattro, ma grazie agli agricoltori molti vegetali sono stati salvati, dal mais rosso al pomodorino zebrato alle patate blu.

POP UP! FESTIVAL ARTE CONTEMPORANEA NELLO SPAZIO URBANO - ed. 2015 PARADISO

FATTORIA PETRINI ACCOGLIE LUCAMALEONTE, GIOVANE ESPONENTE DELL'URBAN ART ITALIANA.

21 Maggio_ Quando POP UP! con il suo festival ci ha contattati per realizzare un murales utilizzando gli spazi aziendali, eravamo un pò preoccupati dell'effetto e dell'impatto che avrebbe avuto l'Urban Art sull'immagine della Fattoria Petrini che da sempre rivolge particolare attenzione ai temi dell'ecosostenibilità con la produzione di pluripremiati oli extra vergini biologici.

Lucamaleonte, giovane e fiero esponente di questo nuovo filone artistico, ci ha invece sorpresi, convincendoci dapprima con la bozza e poi con la realizzazione meticolosa dello splendido murales che ci onoriamo di mostrare, perfettamente in sintonia con l'ambiente circostante quasi mimetizzandosi con esso. Rappresenta con tutta la sua forza un ulivo con i suoi lunghi rami e le sue olive, simbolo di vita e di eternità mentre il falco che popola la nostrta collina - sapientemente dipinto - assume un rilievo di primo piano, dominando indisturbato questo piccolo pezzo di paradiso, l'antico colle di San Vito dove un tempo sorgeva il vecchio villaggio Vitodunum, oggi Monte San Vito. 

Questo, come altri, rappresenta un bell'esempio di come il cibo possa declinarsi in arte nel rispetto dell'ambiente circostante, creando un tutt'uno di indissolubile equilibrio ed armonia.






LUCAMALEONTE/FATTORIA PETRINI

Lucamaleonte, uno degli artisti senza dubbio più importanti della scena italiana, sviluppa la propria opera su questa piccola struttura della Fattoria Petrini a Monte San Vito. 

Lucamaleonte, Murales sulla Pesa, Fattoria Petrini, Monte San Vito


L'opera è ovviamente dedicata all'ulivo, simbolo di purezza, pace eterna e di legame viscerale tra la terra e l'essere umano.

Lucamaleonte realizza tre etichette limited edition per l'olio extra vergine d'oliva bio Raggia, San Vito e Sei Colli che la Fattoria Petrini presenta ad Expo 2015; le stesse fanno parte di un paniere di prodotti marchigiani caratterizzati da etichette d'artista in edizione limitata, nell'ambito del progetto Pop Up! Label Art che coglie le vocazioni innate del territorio, quelle della terra e dei suoi prodotti e le promuove attraverso una nuova ed unica veste, quella d'artista. Pop Up! Label Art è la narrazione di un territorio che usa il linguaggio dell'arte, fatto di immagini e suggestioni, per raccontarne i suoi prodotti di eccellenza.



YFF_FUTUREMAKERS_SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E SOCIALE

Premiazione Petrini Premio ITWIIN 14
Oggi ad Ancona si svolge un convegno su FUTURE MAKERS un'iniziativa di CNA per stimolare i giovani a fare impresa sui temi di maggiore presa quale la sostenibilità sociale e ambientale. Fattoria Petrini parteciperà all'evento rappresentata da Francesca Petrini, Vicepresidente Nazionale di CNA Alimentare e vincitrice del Premio "Miglior inventrice" del 2014 - ITWIIN

martedì 19 maggio 2015

YOUR FUTURE FESTIVAL - FERMO INNOVA, 19 MAGGIO

In occasione dell'edizione 2015 di YFF - Your Future Festival - organizzato dall'Università Politecnica delle Marche, la Fattoria Petrini, rappresentata da Francesca Petrini è stata invitata a presentare il progetto "Petrini plus, il benessere è un osso duro" all'interno della MOSTRA INTERATTIVA ARTIGIANATO DIGITALE presso il B.U.C. Machinery di Fermo. 

Ricordiamo che tale progetto ha suscitato l'interesse della Direzione Expo 2015 e sarà presentato a Milano nel mese di ottobre p.v..

YFF - YOUR FUTURE FESTIVAL - nasce con l'obiettivo di valorizzare le città nelle quali l'Università Politecnica delle Marche opera e favorisce le connessioni tra Facoltà, studenti, ricercatori, territorio e mondo economico imprenditoriale. L'evento che si declina in workshop, discussioni, relazioni e momenti di intrattenimento vuole essere un contesto di contaminazione fra tutti i soggetti con cui l'Università Politecnica delle Marche interagisce.

Il valore potenziale di una persona si esprime quando il valore effettivo non si è concretizzato.

Compito dell'Università è trasformare il valore potenziale della persona nel suo momento di massima scala, in valore di trasformazione, sviluppo e innovazione attraverso la ricerca e l'interazione tra studenti, accademici e mondo economico-produttivo.
(da POTENZIALE UMANO L'incontro - 18 / 23 maggio 2015 # YFF2015 - UNIVERSITA' POLITECNICA DELLE MARCHE - www.yourfuturefestival.it)


sabato 16 maggio 2015

REGOLE DELL'ABBINAMENTO OLIO-CIBO

Un olio extravergine si abbina per similitudine di sapori. Questo significa che:
  • a cibi delicati vanno accostati oli fruttati leggeri, mentre a cibi saporiti oli fruttati medi o intensi che possano sovrastare il sapore del piatto stesso;
  • gli oli con una componente amara spiccata sposano bene cibi con la stessa tendenza aromatica; ad esempio primi piatti con il radicchio, ragù, borragine, cicoria, ma anche la carne rossa alla brace;
  • gli oli molto piccanti sono perfetti per ravvivare piatti sostanziosi con sapori pieni. Un esempio potrebbero essere le zuppe di legumi, bistecche alla brace, ma anche crostini con pane casereccio, sughi a base di pomodoro;
  • gli oli con sentori dolci (in genere di mandorla, frutta a polpa bianca) vanno bene con cibi delicati come le carni bianche, crostacei bolliti, salmone e pesce spada alla griglia;
  • gli oli con sentori vegetali (pomodoro, carciofo, erba) rinfrescano i sapori, ma allo stesso tempo li coprono leggermente. Si sposano bene con ogni tipo di bruschetta, insalata di pomodori, zuppa di cereali, caprese, pesce arrosto;
  • nel dubbio fatevi guidare dal territorio.
L'olio extravergine si esprime al meglio se consumato a crudo, ma è importante scegliere il giusto olio anche per la cucina. Ad esempio, per un soffritto vi consiglio di usare un olio extravergine fruttato leggero, in modo tale da non appesantire eccessivamente l'aromaticità del sugo o addirittura usare un olio che abbia un profilo molto delicato. 

A questo punto non resta che provare! Vi renderete conto che è ancora più semplice cucinare bene un alimento con un giusto abbinamento di olio.

giovedì 14 maggio 2015

ABBINAMENTO DELL'OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA AL CIBO

L'olio ha le sue regole e un accostamento azzeccato può esaltare al massimo i sapori e i profumi di un piatto, o al contrario, penalizzarli.


Prima di parlare delle regole generali per l'abbinamento olio-cibo è necessario sapere quali sono le caratteristiche organolettiche di un olio extravergine:

il fruttato- l'intensità del bouquet di profumi che l'olio emana sia all'olfatto e sia per via retro-nasale con l'assaggio. Il fruttato è classificato in leggero, medio o intenso. Un olio fruttato leggero avrà al naso sentori più delicati e dolci, mentre uno intenso colpirà l'olfatto con note più pronunciate e decise;
l'amaro-questa componente si percepisce solo all'assaggio; un olio più amaro è un olio di maggior pregio da un punto di vista chimico in quanto è molto ricco di polifenoli con natura antiossidante (vitamina E);
il piccante-anche questa componente si può percepire solo all'assaggio; questo come l'amaro rappresentano la ricchezza in polifenoli di un olio, in genere un olio amaro è anche abbastanza piccante.

Nella degustazione di un buon olio si dovrebbero percepire chiaramente queste componenti positive e valutare la piacevolezza complessiva dell'assaggio in funzione al cibo da abbinare.

Il profilo organolettico di un olio extravergine è principalmente legato:

  • alle caratteristiche proprie della Cultivar o delle Cultivar che lo compongono (blend di più oli);
  • all'annata e al suo microclima;
  • alla modalità di coltivazione delle olive e all'epoca di raccolta;
  • alla tipologia di produzione (ciclo continuo, ciclo tradizionale).



lunedì 11 maggio 2015

L'IMPORTANZA DELLA DIETA MEDITERRANEA

Il 17 Novembre 2010 la dieta mediterranea è diventata patrimonio culturale dell'Umanità.




Le sue caratteristiche fondamentali sono:

  •  basso contenuto di acidi grassi saturi;
  • ricchezza di carboidrati e fibra;
  • alto contenuto di acidi grassi monoinsaturi (derivanti principalmente dall'olio di oliva);
  • alimentazione basata su prodotti locali, stagionali e freschi,
  • stile di vita attivo.

Riconoscere la dieta mediterranea come patrimonio dell'umanità significa:

  • promuovere il valore nutrizionale e di salubrità alimentare della cucina tradizionale;
  • valorizzare l'uso dell'olio extravergine di oliva, elemento base dei principi della dieta;
  • riscoprire le tradizioni legate all'olivo e ai suoi prodotti;
  • esaltare il valore culturale dell'olivo e dell'olio nella civiltà mediterranea;
  • educare le nuove generazioni al consumo di alimenti tradizionali dell'agricoltura genuina italiana, secondo metodi ecocompatibili e a basso consumo energetico.

giovedì 7 maggio 2015

FA CHE IL CIBO SIA LA TUA MEDICINA


Mangiare bene è sinonimo di vita sana. La buona alimentazione è il primo passo per una vita felice. 

"Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo" Ippocrate 400 a.C.





martedì 5 maggio 2015

FRANCESCA PETRINI: POTENZA DEL SAPER FARE.


Ventuno eccellenze italiane, una per ogni regione, rappresentate da un testimonial accolgono i visitatori con i loro ologrammi alla mostra ''La Potenza del Saper Fare'' allestita a Palazzo Italia. Un viaggio virtuale, fatto di coinvolgenti case history a esemplificare la capacità umana di modificare il territorio in modo rispettoso e sostenibile, ciò che le donne e gli uomini d'Italia fanno quotidianamente per rendere la terra fertile e produttiva, conservando biodiversità e paesaggio storico-artistico, attraverso proiezioni e ologrammi.

La Direzione Expo ha scelto la nostra Francesca quale rappresentante per la regione Marche nella potenza del saper fare.




domenica 3 maggio 2015

PADIGLIONE ITALIA: LA CASA DELLE IDENTITA' ITALIANE







Con l’Expo, si inaugura Padiglione Italia ovvero la Casa delle Identità Italiane il cui ideatore, Marco Balich, parla di “uno spazio protetto che aiuta i progetti e talenti a germogliare, una mostra, un viaggio immersivo nella potenza dell’identità italiana”. Ecco perché il padiglione è cresciuto attorno al concept di “VIVAIO”.

Il cardine espositivo di Padiglione Italia è stato progettato su quattro piani rappresentativi delle quattro potenze italiane:

Potenza del saper fare: CREATIVITA’, ECCELLENZA E INNOVAZIONE

Potenza della bellezza: TURISMO, QUALITA’ DELLA VITA E PAESAGGI D’ITALIA

Potenza del limite: TRADIZIONE, GESTIONE DELLE RISORSE E RESILIENZA

Potenza del futuro: LE FAVOLE DELLA BIODIVERSITA’ ITALIANA

Simbolo iconico della nuova identità italiana è l’Albero della Vita, un albero che raccoglie i nostri semi migliori e li porta in alto, per offrirli a tutto il mondo.


sabato 2 maggio 2015

RAPPRESENTARE LE MARCHE


Quando mi è arrivata la lettera del Direttore Generale di Padiglione Italia – ing.Cesare Vaciago – quell’indimenticabile quanto inaspettato 9 gennaio 2015, non potevo credere a quello che stavo leggendo tanto era la gioia mista all’incredulità, allo stupore di capire perché proprio io, proprio la mia azienda fosse stata scelta  in un panorama fatto di tante altre aziende, pure eccellenti.

Con le parole che cito testualmente “ …è con grande piacere che Le comunico che la sua Storia professionale …diventerà parte del racconto delle Identità italiane che sarà allestito all’interno di Padiglione Italia di Expo Milano 2015…la Fattoria Petrini è stata scelta per rappresentare la Regione Marche nella sezione Potenza del Saper Fare”,  quel giorno, in quel pomeriggio ho vissuto un’emozione unica, indescrivibile e mi sono commossa al pensiero di quanto sarebbe stato contento mio padre alla notizia dell’importante riconoscimento e del significato che avrebbe avuto per me e per noi tutti. Ricordo di aver subito chiamato mia madre e mio fratello Cristiano con i quali ho condiviso questa immensa gioia.

E allora perché la mia storia?

Perché è una storia di lungimiranza, di coraggio e di innovazione.

Faccio biologico da almeno 25 anni grazie ad un’intuizione di mio padre che per ragioni di salute, si era sensibilizzato all’esigenza di un ‘alimentazione sana e genuina già negli anni ottanta. Al tempo ero ancora una liceale ma ricordo bene che non mi fu difficile condividerne il pensiero e la passione .Mio padre sosteneva l’importanza di coltivare la terra in maniera rispettosa perché solo così – diceva - questa “ti restituisce il buono e ti garantisce il futuro. Se la maltratti, questa si ribella.” Ed è vero, caro babbo, Dio solo sa quanto è vero.

La lungimiranza, l’essere precursori  richiedono però anche coraggio soprattutto quando certe scelte non sono così ovvie, a portata di mano o semplicemente non condivise nell’immediato perché non capite, non comprese culturalmente. Una scelta può dirsi veramente accettata se è stata interiorizzata con coscienza. Ci sono infatti voluti molti anni affinchè l’agricoltura biologica e l’olivicoltura biologica potessero finalmente dirsi “accettate” anche dalla società, dai consumatori, che prima vedevano in questo diverso approccio alla natura una risposta per pochi o meglio solo per i “malati” senza pensare che “noi siamo ciò che mangiamo” come disse il saggio filosofo tedesco Feuerbach.

Bisogna tuttavia guardare avanti perché il mondo cambia e con questo, cambiano i fabbisogni delle persone, anche quelli nutrizionali. Ed è sulla base di questa consapevolezza, che ho iniziato ad osservare alcuni anni fa una serie di realtà che attengono la fisiologia umana ; mi sono infatti accorta di quanto la carenza, il deficit di calcio e quindi lo sviluppo delle patologie del tessuto osseo, siano problemi molto seri e sottovalutati fra la popolazione, soprattutto femminile. I numeri bastano da soli per far capire la dimensione del problema.Una ricerca americana ha stimato che il 25-50% degli uomini di età tra i 18 e i 34 anni assume una quantità di calcio insufficiente. Una situazione ancora peggiore si ha per le donne: meno del 33% delle donne tra i 18 e i 74 anni e addirittura meno del 25% delle donne sopra i 35 anni hanno un apporto giornaliero di calcio in linea con le raccomandazioni. Questa situazione rivela che un’ampia percentuale della popolazione, sottoponendo il proprio organismo ad un costante prelievo di calcio dall'osso per carenza di calcio nella dieta, è a rischio di indebolimento dello scheletro per osteoporosi, e persino della perdita di denti per la rarefazione dell’osso alveolare. E’ quindi nato il Petrini plus, l’olio arricchito con le vitamine D3, K1 e B6 che favoriscono l’assorbimento e la fissazione del calcio nelle ossa. L’unico olio alleato delle ossa, protetto da un brevetto internazionale.

Con questo prodotto, la mia azienda ha cambiato radicalmente il modo di vedere e considerare l’olio d’oliva; non più soltanto un gustoso condimento ma anche un prezioso veicolo per fare arrivare ulteriori e benefiche sostanze all'organismo in modo naturale e senza controindicazioni.

Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina il tuo cibo”. L’aveva capito già Ippocrate, nel lontano 400 a.C., che la salute si cura – e si procura – a tavola.

Francesca Petrini


venerdì 1 maggio 2015

VIVA L'EXPO!



Si inaugura oggi l’attesissimo “big event on food“ , l’Expo di Milano che solo oggi  ha già aperto le porte a più di 200.000 visitatori, orgogliosi di essere i primi, anche un po’ ansiosi di vedere se tutto sia al suo posto ed effettivamente terminato e naturalmente curiosi di conoscere tutte le novità e le realtà produttive mondiali distribuite in un milione di metri quadri all’interno di faraonici padiglioni che sono il vanto della migliore progettazione architettonica ed ingegneristica internazionale. Semplicemente meraviglioso!

Insomma, cari signori, checché se ne dica e nonostante “le invasioni barbariche” che hanno distrutto alcune vie del centro e che meritano solo condanna tanto è stata la violenza per la violenza, l’apertura – The Opening -  è stata un vero trionfo.

Il concerto in piazza del Duomo ha catalizzato l’attenzione di più di 9 milioni di italiani che davanti alla Tv hanno – penso, spero – tifato per Expo proprio come fosse un campionato di calcio, anzi di più, tutti ben consapevoli che da questo evento può anzi deve ripartire l’Italia!

La Turandot al Teatro alla Scala non è stata da meno…magnifica, raffinata e di rara bellezza con momenti lirici di intenso pathos, insomma un capolavoro.
E con l’Expo dunque, scaldiamo i motori perché da oggi si fa sul serio!!!



LE POTENZE DELLE MARCHE