Francesca Petrini, degustatrice oli di oliva professionista |
Ma la diversità della soglia di percezione per ogni stimolo da soggetto a soggetto e la difficoltà di trasmettere ad altre persone le nostre percezioni olfattive, associate a personali esperienze pregresse, conferiscono alla valutazione organolettica il carattere della soggettività.
L'Analisi Descrittiva Quantitativa (QDA) o Panel Test sviluppata dal COI (Consiglio Oleico Internazionale), contemplata nel regolamento CE n. 2568 del 1991, è in grado di soddisfare tutte queste condizioni. L'analisi si basa sui seguenti postulati:
- il problema di diversità di soglia percettiva agli stimoli tra gli individui è superato facendo ricorso ad un gruppo di persone, da otto a dodici, opportunamente selezionato e allenato al riconoscimento delle caratteristiche di pregio e di difetto degli alimenti;
- la difficoltà di comunicazione tra i soggetti è risolta attraverso lo sviluppo di un vocabolario ufficiale a cui gli assaggiatori devono riferirsi per la descrizione delle note sensoriali;
- l'adozione di una scala d'intensità continua non strutturata, costituita da una linea orizzontale da 10 cm, offre il vantaggio di consentire all'assaggiatore di valutare liberamente l'intensità in continuo e non secondo intervalli di intensità prefissati. La distanza dal punto di partenza della linea fino al punto tracciato dall'esperto che rappresenta la forza della sensazione percepita, rappresenta la misura dell'intensità dell'attributo. I punteggi cosi rilevati permetteranno il trattamento statistico dei dati come si voleva. Il trattamento statistico delle intensità si basa sul calcolo della mediana dell'attributo fruttato e la mediana dell'attributo negativo percepito con maggiore intensità.
Al termine dell'analisi, il capo Panel redigerà il Certificato di analisi che rappresenterà a tutti gli effetti, insieme al Certificato di analisi chimica, la carta d'identità dell'alimento.